Napoli-Roma 2-1: giallorossi immeritatamente sconfitti al “Maradona”. Cronaca della partita e tabellino

Elsha riesce a pareggiare il goal di Osimeh, ma nel finale un distrazione costa carissima alla squadra.

La Roma esce immeritatamente sconfitta dal “Maradona” di Napoli. Nella sfida contro la capolista i giallorossi sembravano esser padroni del campo dopo aver raggiunto il pareggio, ma il ritorno dei partenopei nel finale, complice un paio di cambi obbligati che hanno inevitabilmente indebolito il centrocampo (purtroppo la panchina non è al livello dei titolari, con tutto il bene possibile per i promettenti ragazzi entrati) hanno favorito la concretizzazione del nuovo vantaggio dei primi in classifica e il 2-1 finale.

Gli errori (pochi) commessi in difesa, sono la conseguenza di una squadra che nella zona nevralgica del campo, non garantisce, nei singoli, i necessari equilibri per 90 minuti più recupero, quel fattore che ti permette di affrontare alla pari una squadra lanciata come il Napoli e magari avere la meglio. Servono almeno altri due centrocampisti di livello, per essere chiari. In più un paio di difensori e un attaccante affidabile dal punto di vista dello score realizzativo (i numeri ad oggi dicono chiaramente che Belotti purtroppo non lo è).

LA CRONACA

Partita che è inizia con la prevedibile spinta del Napoli in uno stadio pieno di passione. Al 5’ci prova Kvaratskhelia, che da sinistra converge verso il vertice alto dell’area di rigore e lascia partire un insidioso tiro di destro che Rui Patricio riesce a deviare in angolo. Al 12′ cross senza pretese di Spinazzola dal cerchio di centrocampo e colpo di testa all’indietro di Kim che per un soffio non segna un clamoroso autogoal.

Al 17′ goal meraviglioso di Osimeh: cross di Kvaratskhelia da sinistra, Ibanez manca l’anticipo e in un paio di secondi l’attaccante nigeriano addomestica il pallone con il petto, la coscia, lasciando poi partire un missile di destro sul quale nulla può l’estremo difensore giallorosso. Sfera sotto la traversa e 1-0 Napoli.

Al 48′ bella azione della Roma: Dybala sulla fascia destra intercetta un rilancio della difesa napoletana, la palla finisce all’accorrente Pellegrini che a sua volta la restituisce all’asso argentino e si dirige verso il fondo. La Joya lo serve nuovamente e il Capitano scodella subito al centro dell’area pescando Spinazzola, la cui conclusione di controbalzo di destro, nonostante sia precisa, trova l’opposizione di uno strepitoso Meret, che si distende e riesce a respingere il tiro, per la verità un po’ troppo centrale, con la sfera che poi finisce in corner alla destra dello stesso estremo difensore partenopeo.

La ripresa inizia con un monologo giallorosso. Al 62′ angolo di Pellegrini: la parabola finisce sulla testa di Cristante che devia verso la porta azzurra, ma Meret ancora una volta, con uno scatto felino, nega il pari agli uomini di Mourinho. Sulla respinta della difesa azzurra, palla a Dybala che serve nuovamente di testa il Capitano: altro cross in area e altro colpo di testa maldestro all’indietro di Kim, che prolunga la traiettoria trovando Smalling. Il difensore inglese a sua volta appoggia di testa per l’accorrente Ibanez, la cui conclusione di destro rasoterra finisce fuori di poco alla destra della porta difesa dal portiere del Napoli.

Poco dopo contropiede micidiale partenopeo con tre azzurri e due giallorossi: Lozano parte dalla lunetta dell’area azzurra e percorre tutto il campo palla al piede. Arrivato al limite dell’area romanista lascia partire un destro sul quale Rui Patricio (meno male che non salva mai le partite, come dice qualcuno nelle radio…) compie un autentico miracolo permettendo alla Roma di restare in partita.

Al 75′ pareggio della Roma: traversone da destra di Zalewsky sul quale si fionda come un falco El Shaarawy (entrato dal 46′ al posto di Spinazzola) che allunga la gamba anticipando Lozano e devia in rete il pallone per l’1-1. È un momento chiave della partita, ma i giallorossi hanno speso moltissimo nella mezz’ora precedente per riequilibrare le sorti dell’incontro. Escono dal campo Pellegrini e uno strepitoso Matic per far spazio a Tahirovic e Bove. Il Napoli ne approfitta e torna alla carica.

All’86, il goal partita: verticalizzazione della squadra di Spalletti: Di Lorenzo centrale per Zielinski che serve subito Simeone, il cholito si gira in una frazione di secondo (complice un chiaro momento di distrazione di Smalling, ma il pallone non sarebbe mai dovuto arrivare dalle sue parti!) e scarica un sinistro che s’infila sotto il sette della porta difesa da Rui Patricio. 2-1 ed ex “San Paolo” in festa.

Nel recupero c’è ancora il tempo per qualche emozione: Raspadori scaraventa in porta di sinistro un pallone rimbalzatogli sui piedi dopo l’irruzione in area di Olveira, ma Patricio si oppone. A seguire ci riprova la Roma ma senza rendersi pericolosa. Al 97′ Orsato fischia la fine delle ostilità: Napoli primo con ben 13 punti di vantaggio sull’Inter e un calendario niente male. Oramai questo scudetto lo possono perdere solo gli azzurri.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (69′ Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (92′ Ndombele); Lozano (76′ Simeone), Osimhen (76′ Raspadori), Kvaratskhelia (69′ Elmas).
Allenatore: Spalletti.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante (89′ Volpato), Matic (83′ Tahirovic), Pellegrini (83′ Bove), Spinazzola (46′ El Shaarawy); Dybala, Abraham (73′ Belotti).
Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Orsato.

MARCATORI: 17′ Osimhen (1-0), 75′ El Shaarawy (1-1), 86′ Simeone (2-1)